L'alluce valgo e le patologie del piede ad esso associate
L’alluce valgo è una patologia molto comune nel sesso femminile ma che in una certa percentuale di casi interessa anche il sesso maschile L’alluce valgo (deviazione laterale dell’alluce) non è una patologia singola, ma una complessa deformità del primo raggio del piede che spesso è accompagnata a deformità e sintomatologia dolorosa nelle dita laterali; spesso al valgismo si associa anche rigidità (fonte importante di dolore) con conseguente limitata flessione dorsale dell’alluce.

Quali sono le cause dell’alluce valgo e rigido? Le cause sono molteplici e spesso associate come una predisposizione anatomica individuale (alluce lungo), l’uso di scarpe con il tacco e con la punta stretta (causa di un atteggiamento “equino” del piede), lassità capsulo-legamentosa (piede piatto-pronato, piede cavo-pronato) e rigidità muscolare del tricipite surale.

Con il peso del corpo e con l’uso delle calzature, l’arco plantare traverso, formato dal “corpo” delle ossa metatarsali si appiana, le teste dei metatarsi divergono “a ventaglio”, il 1° metatarso devia in varo (medialmente cioè all’interno) e la sua testa sporge medialmente e le falangi dell’alluce deviano in valgo (verso l’esterno).

All’alluce valgo spesso si associa la caduta plantare delle teste di uno o più metatarsi. La sporgenza plantare delle teste metatarsali, come la sporgenza mediale della testa del 1° metatarso, causano borsiti, callosità cutanee, infiammazioni locali talora ulcerate; inoltre mentre le falangi dell’alluce deviano in valgismo, le altre dita si deformano “a martello” ed in più si producono facilmente sublussazioni o lussazioni a livello delle articolazioni metatarso-falangee.

Cosa fare in caso d’alluce valgo/rigido? E’ necessario eseguire un attento esame clinico associato ad un esame radiografico per una valutazione approfondita non solo del piede ma anche dell’articolazione tibio-tarsica e della sotto-astragalica per decidere che tipo d’intervento effettuare; quindi valutare la gravità del valgismo dell’alluce, la presenza di un valgismo inter-falangeo, la presenza di dita a martello (causate o dalla caduta delle teste metatarsali o da un eccesiva lunghezza delle stesse ossa metatarsali), la presenza di un piede equino (cioè un piede con flessione dorsale passiva inferiore a 90° causata da perdita o mancanza d’elasticità muscolare del tricipite surale) e la presenza di un piede pronato (la testa dell’Astragalo scivola in basso e medialmente rispetto al calcagno e vi è l’evidenza clinica del piede a cedere verso l’esterno con la cosiddetta “camminata a papera”). Le patologie appena citate possono comparire singolarmente o come molto spesso accade si presentano associate.

Una volta effettuata la valutazione complessiva del piede si decide il tipo d’intervento da effettuare.

Sono del parere che è necessario correggere non solo la singola deformità (alluce valgo, dita a martello) ma il piede nel suo complesso, quindi risalire e correggere le cause che hanno portato a tali deformità: piede pronato e rigidità della muscolatura del tricipite surale.
Intervento:

  • 1° parte: rigidità/retrazione del tricipite surale (piede atteggiato in equinismo)
    Per correggere il piede equino sono solito effettuare, tramite una piccola incisione cutanea di 2 cm a livello della parte interna della coscia in prossimità del ginocchio, l’allungamento del tendine del muscolo gastrocnemio mediale (gemello mediale) vicino alla sua inserzione femorale, in tale maniera ottengo immediatamente una flessione dorsale passiva del piede superiore ai 90°. Tale flessione dorsale passiva dovrà essere mantenuta nel periodo post-operatorio e di guarigione tramite semplici esercizi di stretching da parte del paziente (necessari per evitare retrazioni cicatriziali in fase di guarigione).
  • 2° parte: correzione della deformità e della rigidità dell’alluce
    Esistono più di 130 interventi per l’alluce valgo, normalmente mi avvalgo di 2 tecniche che sono “l’incavigliamento di Regnaud” che comporta un’accorciamento della falange prossimale dell’alluce (con detensionamento del flessore proprio dell’alluce la cui eccesiva tensione può essere causa di recidiva)e nello stesso tempo una correzione del valgismo; e “l’osteotomia di Akin” che utilizzo per correggere, dove presente, il valgismo inter-falangeo.
  • 3° parte: presenza di piede pronato
    Una volta corretto l’alluce valuto la pronazione del piede; se presente la correggo con l’inserimento, mediante una piccola incisione cutanea nella parte laterale del piede, di un’ortesi (piccolo spaziatore in plastica) a livello del seno del tarso che è una zona anatomica presente nella parte laterale del piede subito davanti al malleolo esterno. Tale ortesi deve essere mantenuta in sede per circa 8-10 mesi/1 anno e se necessario anche più per permettere alle ossa del piede di rimodellarsi e quindi correggere l’asse del piede.
  • 4° parte: presenza di dita a martello o lussazioni metatarso-falangee
    In caso di presenza di dita a martello o di lussazioni metatarso-falangee queste sono corrette mediante diverse tecniche che comprendono osteotomie delle teste metatarsali, resezioni di piccole porzioni delle falangi prossimali ecc.

Nel post-operatorio viene applicato un bendaggio al piede che dovrà essere indossato per circa 1 mese e il paziente può immediatamente riprendere a camminare utilizzando semplici calzature che permettono l’appoggio completo del piede e dovrà esercitarsi per tutto il periodo della guarigione mediante semplici esercizi di stretching che gli saranno insegnati dal fisioterapista prima della dimissione che normalmente avviene il giorno dopo l’intervento.

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